lunedì 22 luglio 2013

Commento al libro "Shakespeare non l'ha mai fatto" di C. Bukowski

Amici creativi:) finalmente mi sono laureata! Finalmente posso dedicarmi a scrivere, leggere e a fare tutto quello che mi va! E a proposito della lettura..
Ho incominciato a leggere qualcosa di Charles Bukowksi!
Non conoscevo bene questo autore, a parte qualche sua citazione pescata qua e là e devo dire che il suo libro, che vedete a fianco, mi è piaciuto molto. 
Schietto, sincero, ironico e autoironico. Esagerato, eccessivo e incazzato. Queste sono le persone che più mi piacciono e ancora di più gli scrittori così. In questo libro Bukowski racconta il suo viaggio in Europa con la fidanzata Linda Lee. Parigi, Nizza, Mannheim, Andernach, la sua città natale, sono le tappe del suo viaggio, per così dire, di lavoro, in cui presenta i suoi libri in ambienti per lo più degradati sempre accompagnato dall'immancabile bottiglia di vino e dai suoi amici tedeschi pronti a suppportarlo e ad ospitarlo in seguito alle consuetudinarie sbronze notturne. Un diario di bordo senza vergogna, senza compromessi e omissioni. Una confessione, per così dire, di se stessi, dei vizi e dei pensieri più profondi che lo scrittore esprime senza giri di parole, senza trovare un appiglio nel filo del racconto che possa giustificare, per così dire, l'inserimento di opinioni personali spesso estreme riguardanti la vita la morte e l'amore per i suoi compagni di viaggio. Una delle frasi che più mi ha colpito è proprio questa: "Era il momento in cui ci si sedeva e si parlava con calma delle cose; era la pausa nella battaglia della vita; era essenziale ed era bello." Un viaggio, apparentemente, semplice e sboccato ma che rivela emozioni e stati d'animo condivisi, spesso, da tutti gli uomini, incapaci o meno di esprimerli.

giovedì 4 luglio 2013

Aspettative

Le aspettative sono tra le cose peggiori. Sarebbe da non aspettarsi ma niente da niente e nessuno. Sarebbe da imparare a contare su se stessi più di quanto si fa. L'aspettativa ti frega, ti fotte come niente. Se non ti aspetti niente vivi meglio e ogni cosa buona diventa una sorpresa, un evento positivo. Ogni cosa brutta è un colpo ma passa subito. Invece quando ci si aspetta, quando si spera questo sì che brucia. Quando si crede che gli altri si comportino come ti comporteresti tu al loro posto e poi questo non si verifica, questo sì che ti delude. Ti brucia dentro e non te lo dimentichi nemmeno per un attimo. Una carissima persona un giorno mi ha detto che si sbaglia a vivere le cose con troppa passione, con troppa adrenalina. Si spendono un sacco di energie e ci si sente stremati rischiando di sentirsi spesso delusi. Aveva ragione. Ma non so vivere diversamente. Non so lasciarmi alle spalle le cose brutte, non so pensare positivo in questi momenti. Se ami e ami forte, se vivi e vivi forte, sei attivo in tutto quello che fai e che ti succede e anche le cose negative sono doppiamente negative. Non esistono risposte e non esiste un modo di vivere giusto. Esistono solo le scelte e tu devi cercare di fare quelle che ti possono farti stare meglio che non ti fanno affondare. Sperando in momenti decisamente migliori vi lascio cn questi pensieri.

"Vivi momento per momento, muori al passato, non proiettare alcun futuro... godi il silenzio, la gioia,la bellezza di questo momento."
Osho

"Penso che nelle situazioni ci siano attimi per entrare e attimi per uscire."
F. Volo

 

martedì 2 luglio 2013

"Auguratori" di sfighe

La sfiga.. La sfiga esiste! Non ho scoperto niente di nuovo ma ho sperimentato, soprattutto in questi ultimi periodi, quanto esista realmente. Ho notato che ogni volta che ultimamente dovevo fare qualcosa di importante o mi veniva la febbre con conseguente corsa dal medico per "farmi dare subito qualcosa" e poter comunque essere in forma quel giorno nonostante gli antibiotici per la mia delicata gola, o a qualcuno che mi è particolarmente caro succedeva qualcosa di negativo. E tutto sempre e rigorosamente nella settimana in cui la mia, sua, loro partecipazione all'evento tanto importante per me era fondamentale. Essendo che, come diceva Martin Luther King, "Per farsi dei nemici non è necessario dichiarar guerra, basta dire quel che si pensa" ho realmente incominciato a pensare che la mia sincerità e schiettezza in molte situazioni mi hanno portato ad avere non solo dei nemici, come ogni persona con un po' di coraggio e dignità ha, ma che questi mi augurassero cose negative. E con questo non intendo la morte o robe simili, ci mancherebbe cazzo anche se..eheheheh, ma qualche fastidio, qualche ostacolo o intralcio. Sinceramente, e qua non facciamo i perbenisti o cazzate simili, io non penso che siano tutti felici e contenti quando accade una cosa bella a qualcuno che non si sopporta o che non è particolarmente simpatico. In tutti questi anni ho sentito persone dire "Ma io sono contento, a me non interessa, io non le auguro ste cose" e poi ad essere loro i primi, pur non ammettendolo nemmeno sotto tortura, a sorridere in cuor loro non appena alla persona "poco amata" capitava qualcosa di negativo. Adesso io dico: "Perchè fare i finiti disinteressati o i quasi amici se poi siete ben contenti se le/gli capita qualcosa?! Con tutta la vostra bella faccia non sarete voi a sperare che questo qualcosa capiti?!" La mia risposta, per i miei casi di sfighe attuali, è "Si, sono loro ad augurarmi la sfiga!". E sinceramente è davvero una delusione pensare che esistano persone tanto piccole e inutili che perdono il loro tempo a pensare ai cazzi degli altri, a come cercare di rovinar loro eventi importanti o cose simili. Penso che alla base di tutto questo ci sia davvero una grande invidia e gelosia per quello che una persona è riuscita a raggiungere soltanto con i suoi sforzi. Che cazzo di mondo!

venerdì 28 giugno 2013

Zero abitudine

"In tutti quei luoghi mi sentìì come se mi trovassi su un palcoscenico molte ore dopo che lo spettacolo di danze è terminato, quando il silenzio grava pesantemente sul teatro vuoto come una coltre di neve"
-A. Golden, Memorie di una Geisha-

Questa frase mi ha colpito un sacco. A prima vista non so perchè, ma rileggendola ho avvertito una sensazione malinconica e nostalgica. E' come quando fai qualcosa di importante, ti impegni come se non avessi altro nella tua vita che quello che stai facendo, la tua mente è tutta concentrata nella tua opera e improvvisamente arriva il giorno in cui il tuo lavoro viene visto, valutato, ammirato, magari anche criticato, ma solitamente è sempre un gran giorno. Passato quel giorno però cosa rimane? A volte uno pensa: "non vedo l'ora di finire e poi riposo, svago ecc.." Il problema è che godersi il dopo non è così facile. Finito un esame, raggiunto un traguardo, si è capaci davvero di viversi serenamente i giorni che seguono?? Io personalmente non ci sono mai riuscita. O meglio ci sono sempre riuscita a metà. Immaginavo sempre di fare chissà cosa, di spaccare il mondo una volta finito ahaha! Ma poi non è mai stato così. Anzi, a volte ripensavo a quello che stavo facendo, allo stato d'animo deciso che avevo e quasi invidiavo quei giorni, quelle sensazioni e anche quelle agitazioni! Ci sono persone che hanno sempre bisogno, o quasi, di essere attive, di vivere pienamente ogni momento della loro vita, di essere, come dire, sulla cresta dell'onda, protagoniste. In bene e in male io penso proprio di essere una di queste. Vogliamo il riposo ma non ce lo godiamo, non vediamo l'ora di finire ma poi vorremo quasi tornare indietro. Cosa si è disposti a fare, molte volte, per avere una vita adrenalinica, avventurosa e mai mai abitudinaria?!

martedì 25 giugno 2013

Itazura na kiss


Quanto tempo che non scrivooo!!!! Amici creativi ciaooo!!!! sono quasi due mesi! purtroppo sn stata davvero impegnata con la tesi dato che tra poco mi laureo finalmente eheheeh e il tempo da dedicare alla mia passione di writer è stato davvero poco. In compenso, però, grazie al mio ragazzo ho scoperto un nuovo mondo che mi piace davvero un sacco! Come si sa a me piace moltissimo leggere e sabato scorso mentre eravamo a Pavia siamo entrati nel suo negozio preferito di manga. Mentre lui cercava i suoi fumetti, io ho cominciato a dare un occhio interessato agli scaffali ordinati e strapieni e, cavolo, ho trovati alcuni manga che proprio facevano al caso mio:) Ho preso il primo numero di questo manga che vedete a fianco. E' un po' la solita storia romantico-divertente simile a "Piccoli problemi di cuore" il cartone animato giapponese che vedevo quando avevo tipo 10 anni, (e che ogni tanto mi rivedo su youtube insieme a sailor moon e altri ahahah) e mi è subito piaciuto;) non vedo l ora di comprarmi tutti i numeri sperando che qualcun altro non me li abbia già fottuti!!



lunedì 29 aprile 2013

Nuovi articoli :)

Su "Il Periodico News"

Su "La Provincia Pavese"

Perfezione

Tra i motivi per cui scrivo non c'è solo il bisogno di sfogarmi, ma anche quello di condividere momenti perfetti. Si, perchè la perfezione per me esiste. Esiste in certe giornate, in alcuni istanti, in pochi minuti. La perfezione è di una sera o di una settimana, è in tutto il suo splendore e in tutta la sua confusione. Nella sua capacità di sembrare imperfetta quando in realtà, se ci si ripensa giorni dopo, non lo è. Certi giorni torbidi hanno un buon finale, o soltanto un istante in cui tutto sembra essere al suo posto. Un momento in cui l'anima è in equilibrio con tutto quello che le sta intorno. Bastano le parole di una o due persone, basta una buona notizia, basta una speranza. A volte anche i momenti peggiori racchiudono un cuore di positività. Bisogna scoprirlo, bisogna essere fortunati a trovarlo. Ma si trova, si può. In certi momenti disperati, in cui sembra di non potersi più fidare di nessuno, arriva qualcosa o qualcuno, arriva un pensiero nuovo. Dalla rabbia e dalla delusione più totale nasce una grandissima forza, un grande sogno. Così per me è stato. Nei momenti peggiori, più bui, più difficili, giorno dopo giorno ho trovato un pensiero nuovo, una forza nuova, diversa. Le persone forti sono forti sia nel male che nel bene. Non temono di incazzarsi, non hanno paura di mostrare o dire quello che pensano. Hanno dei nemici, ma non li temono, hanno infiniti pensieri, ma hanno imparato a conviverci e questi fanno loro compagnia, non sono più un ostacolo. Fanno le cose in grande, come si dice, non stanno mai zitte, ma sanno rialzarsi, sanno piangere, disperarsi, ma rinascono. Sempre. E sempre lo faranno. E sanno trovare la perfezione anche quando sembra non esserci, sanno vedere al di là dei muri e delle delusioni. Per loro niente è vietato e impossibile.






lunedì 8 aprile 2013

5 Aprile 2013, Provincia Pavese


:)

Fiera

E' un po' come quando non scrivo da tempo, ho in mente tantissime cose... alcune positive, altre incazzate e si muovono come vortici nella mia testa, vorrebbero uscire, vorrebbero dire tante cose ma spesso si bloccano, restano sospese... Oggi però penso di doverle dire... oggi penso che abbandonerò lo spirito troppo combattivo e sospettoso che spesso mi caratterizza e dirò fiera che sono contenta. Sono contenta x com'è andata venerdì sera, per com' è stata apprezzata la mia presentazione e il mio libro, per come tante persone nuove, mai viste o quasi, senza indugiare, hanno speso il loro tempo x me ed hanno comprato il mio lavoro senza pensarci. Ho sentito complimenti, ho visto sorrisi, calore, ho sentito allegria e soprattutto, soprattutto, buona disposizione verso di me e verso quello che avevo detto e fatto. Sembrano cose quasi normali ma non lo sono, e nn lo sono per niente soprattutto adesso in questi periodi bui, indifferenti, ricchi di invidia e di belle facce. Sono fiera, lo ripeto, di tutto questo. Sono fiera di avere scritto, di aver detto cosa pensavo, di aver sotterrato la paura e di sapere che le mie idee spesso sono condivise anche da chi meno me lo sarei aspettato. Sono fiera di ogni viso, di ogni piccolo passo che persone amiche o meno amiche o nuove hanno fatto verso di me. Ora voglio guardare solo avanti, voglio solo sapere che "ho fatto bene" e l'ho fatto io, da sola, senza stupide spintarelle o strane conoscenze. Gli amici e i conoscenti che mi hanno aiutato so che lo hanno fatto per affetto e per simpatia, nn ho mai elemosinato interesse nè ho mai costretto qualcuno a stare dalla mia parte, a sostenermi. Chi mi è stato vicino lo ha fatto xchè voleva farlo ed è giusto che ognuno sia libero. Ora posso dire che il negativo, il brutto, il difficile, e tutto quello che negli anni passati mi ha fatto soffrire o arrabbiare, mi è servito ad arrivare ad ora, a questo libro, a queste persone, a questa io.